1000 km più a nord in un giorno

da | 13 Giu 2025 | Viaggi Autentici

3

Formello. Ore 5.30, siamo pronti per partire…destinazione Friburgo. Tappe previste: una. Tocca sceglierla bene 😅

Qua no, qua nì, qua boh … ci ritroviamo intorno alle 12.30 verso il lago di Como e necessitiamo di tutto😂. L’ideale sarebbe trovare un posticino dove fare un piccolo pic nic e avere un bagno pubblico a disposizione. Non chiediamo tanto. Cerco su maps. Il parco di Villa Olmo sembra il posto ideale…lo è 😊 con panchine e zone d’ombra ci permette di fare una sosta fresca e di rifollarci…ma giusto un po’ che la strada da fare è ancora tanta. Mezz’ora e siamo di nuovo in macchina.

noi a villa olmo

Pochi metri e ci troviamo in Svizzera, la attraversiamo tagliandola di netto. Solchiamo il confine tedesco, attraversando il Reno, intorno alle 18. Abbiamo il tempo di prendere l’appartamento, farci una doccia preparare un piatto di spaghetti al pomodoro…per poi andare a fare un giro al centro di Friburgo. 

Piccola parentesi. Quasi 13 ore di macchina e le mie figlie non hanno fatto una piega. Sono abituate? Sono buone? Sono felici di andare in vacanza? Non lo so. Ma sono uno spettacolo 🥰’ Inoltre è il primo anno, da quando Alma era piccolissima, che riesce a riaddormentarsi in macchina: sarà che spesso invece di vedere i cartoni animati sul cellulare ascolta la musica. Si rilassa dettando senza sosta la nostra colonna sonora: passa da “Una canzone d’amore” ad “Alibi”, da “il vecchio e il bambino” a “Pianeti” e intanto punta lo sguardo furbetto al finestrino – ride. Ogni tanto dice “cameretta” e siamo molto fortunati, perché con questo termine lei indica la camera dell’albergo e questo vuol dire che non vuole tornare a casa ma vuole stare in vacanza. Fatto nè banale e nè scontato che ci mette tutti di buonumore!!!

Sono quasi le 22, scende la sera su un cielo che resiste ancora con le sue tonalità rosa. Noi siamo di nuovo in macchina. Parcheggiamo vicino alla Cattedrale. Ora è notte. La città è buia, silenziosa, piuttosto deserta…tutti i negozi e i bar e i ristoranti chiusi… scenario da “Io sono leggenda”… come piace a me…proprio 😂😂😂

Matteo mi dice “Amò non comincià a andà in ansia eh”

Chi io? Io andrei proprio a casa”... Ma Alma avanza serena e continua a chiedere “gelatos” infilandosi nell’unico locale aperto- una specie di pub- bar a gestione araba dove si fuma narghilè e si vede non so che partita. Caso vuole che questo bar abbia anche il gelato, sciolto, gusto cioccolato. Insospettabile sorpresa🔝

Camminiamo per le vie del centro, la zona è completamente chiusa al traffico. In pochi passi siamo a Münsterplatz.

La Cattedrale Gotica è maestosa e tetra insieme. Ha un colore rossiccio. Alma alza gli occhi al cielo e con lo sguardo attento segue la torre del campanile. Dalle porte chiuse arriva una melodia, la voce cupa, lontana e solenne dell’organo ci fa da sottofondo.

Questo momento è un regalo🎁

Come lo sono tutti quei momenti in cui Alma si connette con il mondo.

Il tempo si ferma. 

friburgo di notte

Continuiamo a camminare per la città. Alma segue i canaletti che scorrono al lato delle strada, accanto ai marciapiedi. L’acqua è il suo elemento elettivo. Ci ritroviamo in un vicolo strettissimo, (buio l’ho già detto? 😂) dove non passerebbero contemporaneamente due persone. Vorrei davvero fidarmi del mondo. E smetterla di pensare alle minacce che popolano la mia mente. Anche perchè non c’è davvero nessun accenno di pericolo. O meglio non c’è proprio nessuno.

Ma perchè sto sempre sul “chi va là” ???

Passiamo sotto le arcate dell’antico Palazzo del commercio. La sua facciata di un rosso intenso lo fa spiccare anche di notte. Ai suoi lati due torrette ricche di decorazioni lo impreziosiscono. 

Bisognerebbe vederla di giorno. Ma non in questo viaggio. 

Tornando in macchina passiamo davanti alla Porta degli Svevi, la prima apertura sulla grande Torre con l’orologio, la seconda subito accanto su un palazzo a graticcio, testimonianodelle antiche mura difensive della città. Torniamo in stanza osservando come la città sia completamente ciclabile. E quante bici siano parcheggiate ai lati della strada. Parliamo della pulizia estrema delle vie, dei marciapiedi, dei canaletti, delle strade del centro, che sembravano quasi lucidate. Per chi non è abituato è quasi un miracolo. 

Il giorno dopo lo dedichiamo alla scoperta di alcuni paesini – gioiello della Foresta Nera. La mattina è la volta di Triberg, l’ordine, la cura, la pulizia, anche qui la rendono un posto fuori dal comune, la via degli orologi a Cucù ci conduce da una bottega all’altra a scoprire i segreti dei mastri orologiai. Arriviamo alla Casa dei 1000 orologi, domina la sua facciata un enorme orologio e una famiglia di Orsetti animata da un meccanismo.

orologi a cucu

Camminiamo con l’idea di arrivare alle vicinissime cascate ma ci fermiamo prima perché un’altissima altalena conquista il cuore di Alma. Mentre si dondola ride a crepapelle sfiorando i 3 metri d’altezza. E se cade? Tieniti forte Almaaaaa. Oddioooo. Piantono il palo, non serve a niente. Che la buona suerte sia con te.

Il pomeriggio è la volta di Schiltac. Sembra un posto d’altri tempi, incastonato tra le colline con le sue romantiche case a graticcio e il fiume che attraversa il centro. Ci avviciniamo alle sponde, dove è allestito un vernissage che rende il posto ancora più fiabesco. In pochi minuti Alma è già in acqua, Mira la segue. Si divertono a cercare l’equilibrio su enormi massi scivolosi e a lanciare sassi in acqua, passiamo un paio d’ore spensierate.

Tornando ci fermiamo a vedere uno degli orologi a Cucù più grandi del mondo. Sono le 17 meno qualche minuto. Siamo perfettamente in tempo per assistere al suo “prender vita” , se l’avessimo programmato l’avremmo sicuramente perso. Con tanti tic e tac nel cuore ci riavviamo verso la “cameretta”, attraversando ancora tante meraviglie.

P.S. in queste zone mi incuriosiscono dei cartelloni pubblicitari dove le donne indossano uno strano copricapo rivestito di enormi pom pom rossi. Scopro che si tratta del Bollenhut un tradizionale cappello folkloristico simbolo della Foresta Nera, indossato principalmente dalle donne delle quali simboleggia lo stato civile: rosso per le nubili, nero per le sposate.

bollenhut

2 Commenti

  1. Silvia

    BUON VIAGGIO siete splendidi avventurieri!!un bacione alle ragazze

    Rispondi

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *