Per un giorno.
Per una notte.
Tutto il mondo, da New York a Parigi, da Rio a Barcellona, da Madrid a Roma, è connesso e illuminato di blu. Quel giorno è il 2 Aprile, Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, evento istituito dalle Nazioni Unite nel 2007 per promuovere la conoscenza dell’autismo e la solidarietà nei confronti dei bambini e delle persone autistiche. I promotori della giornata hanno scelto il blu in quanto, con loro parole, “tinta enigmatica che risveglia il desiderio di conoscenza e sicurezza”.
Nel corso di quella che poi col tempo è divenuta la settimana blu dell’autismo, le associazioni di tutto il mondo legate al tema promuovono in ogni modo e in ogni luogo eventi di sensibilizzazione. L’autismo è un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo che provoca nelle persone che ricevono questa diagnosi difficoltà nella comunicazione, nella relazione, interessi ristretti e stereotipie, che le accompagneranno per tutta la vita. I bambini autistici spesso mostrano comportamenti problematici legati proprio alla loro difficoltà di comprendere ed essere compresi.
Quando si parla di autismo, si parla ormai di spettro autistico per quante sono le tipologie del disturbo all’interno dello spettro: dalle forme più gravi (basso funzionamento) alle forme meno gravi (alto funzionamento e sindrome di Asperger).
Tuttavia, anche nelle situazioni più invalidanti possiamo fare molto. Poiché l’autismo rappresenta di fatto un modo diverso di essere al mondo, possiamo accogliere la diversità e, aprendo il cuore, possiamo trovare vie di comunicazione talmente pure e piene che possono regalarci emozioni di rara intensità. Quella sensazione di poter essere connessi a un livello oltre i gesti, le parole, i concetti, i pensieri. Una sensazione molto vicina al senso stesso di essere vivi.
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