Arriviamo ad Alesund passando per la strada 63 ovvero la panoramica Gerainger-Trollstigen, una delle strade più suggestive della Norvegia. Ci fermiamo ancora una volta per respirare l’immenso.
Purtroppo la scala dei Troll è chiusa ma raggiungiamo il Geraingerfjord attraverso una serie di tornanti che accompagnano le linee sinuose della valle come morbidi lacci d’asfalto. Dall’ Øvre Blaafjeld abbiamo una visione dall’alto del percorso che si srotola armonioso sotto i nostri occhi.

Panorama mozzafiato sul Geraingerfjiord
Di là a poco giungiamo al Flydalsjuvet. Punto di osservazione sul Geraingerfjord. Tappa turistica importante visti i pullman che si fermano! Scendiamo anche noi e ci godiamo la vista dalle due terrazze, sedendoci anche sulla poltrona che fissa il fiordo.
La vista è spettacolare. La vallata avvolge il fiordo come una culla di roccia.




Saliamo più su, c’è un altro punto di osservazione. L‘Ørnevegen, da cui si vede la gola profonda e “le sette sorelle” che scorrono l’una accanto all’altra gettandosi nel fiordo, lo scenario si fa tenebroso, piove, una fitta nebbia inizia a calare tra le pareti rocciose, velando di senso mistico le navi che la attraversano.

Riprendiamo il viaggio verso Alesund, un po’ più ricchi per ciò che abbiamo visto.
A spasso per Alesund in un pomeriggio uggioso
Dopo questa immersione nella natura ci aspetta una nuova città da scoprire. Quando arriviamo il tempo non è dei migliori, fanno 15 gradi e piove. Aspettiamo un po’. Usciamo per cena, cerchiamo un ristorantino lungo il porto…nel frattempo smette di piovere. Camminando incontriamo diversi Trolls lungo la strada, di fronte ai negozi di souvenir e Alma li saluta con affetto…lo stesso fa con le statue😂


Ci guardiamo intorno, le case sono tutte colorate e decorate, lo stile liberty predomina le strade e le rende eleganti e fiabesche allo stesso tempo…scopriamo che nel 1904 dopo un terribile incendio la città è stata completamente ricostruita!
Passeggiamo lungo il Brosundet, siamo nel cuore del centro storico. Le case con le loro facciate colorate, si riflettono nel canale, specchio perfetto. Dal ponte l’atmosfera è magica.




Il giorno dopo vorremmo salire i 418 gradini che portano ad un punto di vista panoramico sulla penisola, ma Alma dice “macchinas” e non c’è verso di convincerla a camminare😏. Arriviamo alla terrazza con la macchina…e da un lato visto il freddo la pioggia e il vento…meglio così.
L’ Aksla viewpoint è una specie di rocca, dove Alma si diverte a salire, scalando gli enormi sassi e giocando a resistere al vento. Io nel goffo tentativo di aiutarla / contenerla inciampo un paio di volte tra le risate di Mira e Matteo…
“la smetti co st’ansia?” Mi dicono tutti e due. “Rilassati!”.
Ma è più forte di me.
Quando percepisco un pericolo divento una “mamma sentinella”.
Che sia una piazza affollata in cui ho paura che Alma si perda, una strada trafficata che temo possa attraversare all’improvviso, un posto sconnesso dove potrebbe cadere, una punto panoramico dove non ci voglio manco pensare😱…e l’unico modo che ho per stare tranquilla è tenerla per mano.
Ciò detto vi garantisco che da quella terrazza la vista è davvero entusiasmante, sembra di essere un gigante alle prese con un mondo in miniatura, le case Art Noveau emergono dalle acque, con i loro colori vivaci e i profili perfetti, tra le montagne e il mare.


Il giorno dopo ci aspetta ancora una città, Trondheim. Si sale verso il nord, sono quasi 7 ore di macchina.
Piove alla partenza e pioverà lungo in cammino. E probabilmente anche là.
Atlantic Road da brividi
Nel nostro itinerario c’e lei: l’ Atlantic Road. Una delle strade panoramiche più spettacolari al mondo. Si tratta si una striscia di asfalto di 8.3 km che collega isole e isolotti attraverso 8 ponti, muovendosi a sfioro d’acqua. Da alcuni ponti sembra di planare sull’oceano ma è lo Storseisundset Bridge il più suggestivo, si innalza sbilenco, sembra quasi piegato dal vento e sembra finire nel vuoto.


L’abbiamo percorsa con la pioggia, il mare impetuoso e le onde che si infrangevano furiose sugli scogli.
E’ stato come entrare in fantasy noir dalle tinte spettrali...abbiamo tenuto il fiato sospeso fino alla fine!!!
Trondheim in monopattino
A Trodheim siamo arrivati la sera. E l’abbiamo visitata il giorno dopo. Stranamente siamo riusciti a stare fuori dalla stanza per le 10 quindi abbiamo fatto colazione fuori in un locale davvero originale (ma poco economico 😅): la casa degli architetti. Arredamento minimalista, plastici e progetti sulle pareti, librerie, persone pc assorte nel lavoro altre a degustare un the, un posto vivace e creativo con ottimi dolci e un buonissimo cappuccino per iniziare bene la giornata!
Il nostro giro è iniziato con una passeggiata lungo la Nidelva, i fiume che, col suo flusso lento e argentato attraversa Trondheim.



Da vari ponti e sponde abbiamo ammirato i magazzini storici in legno colorato che eretti su palafitte spiccavano dall’acqua lasciando un riflesso perfetto, da cartolina. La vista più pittoresca quella dal Gamle Bybro, il ponte rosso che conduce al quartiere di Bakklandet. Un quartiere fatto di casette di legno a tinte pastello, la sua quiete da libro da fiaba risultava alterata dal grande cantiere aperto che si estendeva lungo tutta la via principale.

Altra tappa che ci ha riempito gli occhi di meraviglia quella alla Cattedrale. Si tratta di un capolavoro dell’architettura gotica: maestosa si erge verso il cielo con le sue guglie appuntite, la sua facciata sembra un enorme libro di pietra, è adornata da innumerevoli statue, rappresentanti santi, apostoli e re norvegesi all’interno di scene che raccontano storie e insegnamenti cristiani. Siamo entrati trovandoci a camminare per la navata principale con la bocca spalancata per lo stupore e gli occhi al cielo: abbiamo osservato il rosone da cui filtravano mille luci colorate, le vetrate, le volte altissime, l’immenso organo. E le colonne avvolte di un colore celeste (o celestiale) proveniente dai vari punti luce.





Ma il momento più divertente è arrivato il pomeriggio quando a bordo di monopattini elettrici abbiamo girato in lungo ed in largo le vie del centro. All’inizio non ero tanto convinta, perché non mi sentivo sicura a guidare con le bimbe davanti…ma in pochi metri ci ho preso confidenza…e ne è valsa la pena perché le bimbe si sono divertite davvero tanto! Alma, conquistata da questo nuovo modo di muoversi, si è completamente dimenticata ogni forma di intrattenimento elettronico!


Noi ci siamo lasciati alle spalle ogni pensiero…vivendo un paio d’ore di pura spensieratezza e godendoci ogni singolo momento!
P.S. serata finita con shopping in libreria, per una nuova serie di libri di Peppa in norvegese, e di nuovo da Normal dove stavolta Alma ha scelto lo smalto arancione ed il rossetto che si è voluta mettere (e mi ha voluto mettere) subito fuori al negozio…Piccole donne crescono❣


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